Le Famiglie nobiliari

Cony

Don Nicola Cony è originario del piccolo villaggio di Atzeni, in Marmilla. Trasferitosi a Masullas, ricopre la carica di luogotenente e giudice ordinario del Parte Montis. Egli è anche familiare del Sant’Uffizio, e sfrutta questo status di privilegio per ottenere, il 30 giugno del 1692, il diploma di cavalierato e nobiltà.

Abile imprenditore, investe i proventi derivanti delle sue cariche sia nell’acquisto di seminativi, orti, vigne e cussorgie, sia nella costruzione di alcune case e palazzi a Masullas. Don Nicola sposa in prime nozze la terralbese Giovanna Cocco, da cui ha Giovanni Santus e Gioacchina, e in seconde nozze Donna Sisina Diana, figlia di Pietro, un ricco mercante originario di Simala, dalla quale ha otto figli, di cui solo cinque superano l’infanzia.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1693, l’eredità del suo consistente patrimonio è particolarmente travagliata, ma la maggior parte è raccolta dal figlio di primo letto, Don Giovanni Santus, sposato con Maria Floris di Mogoro.
Don Giovanni Santus muore nel 1699, a quarantatré anni, e contestualmente si riapre una disputa ereditaria tra uno dei figli, Don Nicola, e la sorella Antioca, rappresentata in causa dal marito Zaccaria Porcella.
Questo secondo Don Nicola deve accontentarsi, in ogni caso, di una parte del patrimonio inferiore rispetto a quella sperata. Tuttavia riesce ad accrescere notevolmente i suoi beni, tra i quali figura anche la signoria utile della Tappa di insinuazione di Masullas, acquistata nel 1743. Memore delle difficoltà ereditarie del nonno e del padre si preoccupa di istituire un fedecommesso sulla parte migliore della sua proprietà. Successivamente il fedecommesso passa prima al figlio Don Giuseppe,  e quindi al nipote Don Nicola. Questo terzo Don Nicola, dopo una vita tormentata muore, senza eredi maschi,  nel 1786: il fedecommesso passa quindi a Don Giuseppe Sepulveda, figlio di Donna Giuseppa Cony.

 

STEMMA: Di rosso alla banda di azzurro.

 

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