Le Famiglie nobiliari

Dedoni

Famiglia catalana di antichissime origini, forse toscane, giunge in Sardegna con alcuni esponenti che commerciano sale in tutto il Mediterraneo. Due Dedoni, Guido e Giuliano, sono tra i mercanti più ricchi di Cagliari alla del fine XIV secolo.

Gerardo Dedoni, la figura più nota della dinastia, grande mercante e finanziere, partecipa alla spedizione di Martino il Giovane, che nel 1409 si conclude con la vittoria sulle truppe del Giudicato d’Arborea nella sanguinosa Battaglia di Sanluri.

Martino il Giovane lo investe del feudo sui villaggi di Gesturi, Tuili e Mara (Villamar), proprio in ricompensa dei finanziamenti messi a disposizione per la sua spedizione in Sardegna. Per questi due ultimi feudi è costretto a intraprendere una dura battaglia legale contro Berengario Bertran Carroz, esponente della famiglia feudale più potente dell’Isola. Gerardo ottiene comunque, nel 1420, il riconoscimento dei suoi diritti. L’anno successivo il figlio Giovanni ottiene il mero et mixto imperio su tutti i feudi e, nel 1432, acquista anche il villaggio di Monastir dalla famiglia Caciano.
La condizione economica dei Dedoni conosce però un peggioramento: nel 1454 sono costretti a vendere Monastir ai Bellit e, nel 1460, Mara agli Aragall. Successivamente sono messi all’asta anche i villaggi di Tuili e Gesturi.
Nel XVI secolo Pietro Dedoni (di Gerardo), ha due eredi che danno vita a rami diversi della famiglia: Fernando, che continua la linea feudale che si estingue nel 1592, e Francesco, che nel 1553 è ammesso nello stamento militare. Da questo Francesco, derivano diversi rami, dapprima residenti a Gesturi, poi anche a Gergei, Villamar, Cagliari, Gesico, Mandas, Nurri, Escalaplano, Guasila, Guamaggiore, Soleminis, Suelli, Selegas e Seuni. Dal ramo di Nurri, discende la famiglia che nel corso dell’Ottocento si trasferisce con un altro Francesco, sposato con Ferdinanda Pinna, a Masullas. Da Francesco nasce Raimondo, padre di Ferdinando che si stabilisce definitivamente nel paese.
Attualmente sussistono, oltre al ramo di Masullas, anche quelli di Selegas-Suelli, Gergei-Isili, nonché il ramo trasferitosi da Gesturi a Mandas e attualmente residente a Imperia.

STEMMA: Troncato, in alto partito, al 1° d’oro ai quattro pali d’Aragona di rosso; al 2° di rosso (o d’argento) al leone rampante al naturale tenente con la branca destra una spada nuda in palo e con la sinistra uno scudo; nella parte inferiore vaiato d’argento e d’azzurro.

ARMA: D'argento al leone d'oro al naturale tenente con la branca destra una spada nuda in palo e con la sinistra un cuore, col mare fluttuoso d'azzurro in punta.

 

Consulta l'albero genealogico

Vai su