Le Famiglie nobiliari

Paderi

La famiglia Paderi è nobilitata nel 1749 con la concessione dei titoli ad Antioco Paderi Simbula, originario di Villanovafranca.

Don Vincenzo Paderi, nipote di Antioco, si stabilisce a Mogoro nel 1761, in un palazzo nei pressi della chiesa parrocchiale. Successivamente costruisce a Masullas un suo dominariu nel rione de Sa gruxi piccada, a ridosso del convento dei cappuccini, nella via che da San Leonardo porta allo stesso convento. Tra il 1768 e il 1784, Don Vincenzo è il personaggio più attivo nell’acquisto di terre in tutta l’area del Parte Montis. Le proprietà Paderi ammontano a decine di migliaia di scudi e sono situate nei territori di Mogoro, Masullas, Siris, Gonnostramatza, Segariu, Villamar, Furtei, Sardara, Las Plassas e Uras.
Don Vincenzo Paderi sposa Giuseppa Floris, che le porta in dote i beni immobili di Mogoro e Masullas. Due figli dello stesso don Vincenzo, Salvatore Angelo e Domenico Vincenzo, sposano due sorelle del Marchese d’Arcais, Merencia e Maria Vincenza, rafforzando il rapporto con la nobiltà del territorio.
Un figlio di Don Domenico Vincenzo, Efisio, è sindaco di Masullas nel corso dell’Ottocento. Di tutti i numerosi rami che nel corso dei secoli si sono diffusi in diversi paesi, attualmente risulta ancora vivo il ramo di Mogoro.

STEMMA: D'oro a due braccia vestite d'azzurro impugnanti ciascuna una spada, le spade poste in croce di S. Andrea; con tre teste umane al naturale male ordinate, quella in capo in maestà, le altre di profilo affrontate.

 

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